Sexart – betzz – abbraccialo.

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La sua imponente figura incombeva su Sofia e Cratt, con un'espressione cupa. famiglia Conosceva bene la disposizione della nave e le aperture di fuga erano la soluzione migliore per uscire dalla zona di pericolo immediato. Era noto per la sua abilità con le armi pesanti e la sua incrollabile lealtà verso i compagni. Tuttavia, non era il suo aspetto fisico a definirla, né lei aveva mai lasciato che oscurasse le altre qualità che la rendevano un membro prezioso dell'Astra Militarum. La sua storia era iniziata nei settori industriali di una città alveare, dove aveva imparato a sue spese che solo i forti sopravvivevano. Vendric era proprio dietro di lei e vide come il suo corpo si irrigidiva mentre i muscoli delle sue braccia si flettevano. Il suo corpo non rispondeva più come avrebbe dovuto. "Ma dobbiamo muoverci." Il terrore le fiorì nel petto. La nave sussultò violentemente e Sofia riuscì a malapena a mantenere l'equilibrio mentre la forza dell'instabilità la scagliava contro la paratia. Non importava il pericolo. Il pensiero la terrorizzò. Con i denti si strappò il guanto da combattimento e afferrò una manciata di melma che era tutt'intorno. Il suo braccio destro sussultò. La sua mente cercò di recuperare, di capire, ma niente aveva senso. Il suo braccio destro sussultò. Le pareti tremavano come se la nave stessa venisse fatta a pezzi, e Sofia poteva sentire il peso opprimente del warp premere contro la sua mente. Le luci tremolavano, proiettando ombre inquietanti sulle pareti, e gli allarmi automatici della nave si attivarono a tutto volume, avvertendo di un'imminente violazione nel contenimento del motore a curvatura.